TRASPORTI: PASSERA, TAV E’ PRIORITA’, AVANTI CON LIBERALIZZAZIONI
Roma, 9 dic. (Adnkronos) – Avanti con le opere che collegano l’Italia all’Europa, e quindi con la Torino-Lione, e con le liberalizzazioni. È attraverso queste leve, nel settore dei trasporti e delle infrastrutture, che, per il Paese, potrà ripartire un percorso di crescita e sviluppo. A indicarle è il ministro Corrado Passera, nella sua prima audizione alla Commissione Trasporti della Camera. Illustrando le linee programmatiche dei propri dicasteri, Passera denuncia, innanzitutto, la «drammatica carenza di risorse» per la realizzazione di nuove opere. Una situazione che impone una rigorosa selezione delle priorità, oltre la capacità di attrarre di capitali privati.
«occorre usare il buon senso, non sarà possibile fare tutto», mette in chiaro passera, spiegando che «è prioritario ciò che ci collega all’europa». È rispondendo alle domande dei parlamentare che il ministro affronta il dossier “caldo” della torino-lione. «è una cosa che va fatta”, asserisce senza mezzi termini. «assicuro il pieno rispetto del tracciato e del cronoprogramma”, assicura sottolineando, tra l’altro, che la vicenda della torino-lione «è un capitolo da cui imparare per gestire in futuro simili situazioni».
Tra le altre opere, Passera sottolinea l’impegno del Governo per la Napoli-Bari. E, soffermandosi sugli interventi infrastrutturali al Sud, denuncia: è «pazzesco come ci stiamo perdendo l’opportunità’ di essere una super piazza logistica nel Mediterraneo».
Non solo. «Pazzesca è anche la quantità di miliardi di risorse europee che l’Italia rischia di perdere entro l’anno». E questo, evidenzia Passera, è «mortificante e vergognoso». «Il Governo è impegnato per impedirlo anche se sarà difficile salvare tutto. Cerchiamo di raccattare tutto ciò che è possibile e concentrarsi su Fs, digital divide e istruzione», assicura il ministro riferendo che la questione sarà al centro del prossimo incontro con i Presidenti delle Regioni del Sud.
Intanto, come primo atto, il Cipe, ricorda Passera, «ha sbloccato 12,5 miliardi di cose vere, di cantieri già sbloccati e di cose già approvate e questa è una cosa che vorremo fare periodicamente». Fatti concreti, insomma, e non annunci: «in passato sono stati fatti a volte annunci mirabolanti a cui non facevano seguito effettiva cantierabilità o spesa». Così come sono un fatto concreto gli 800 milioni che danno una boccata d’ossigeno al trasporto pubblico locale, che compensano, almeno in parte, i tagli e che consentono alle Regioni di «iniziare l’anno».
Altro pilastro alla base della politica dei trasporti sono le liberalizzazioni. «La parola chiave è liberalizzazione e ben regolata», sintetizza Passera. Occorre, spiega, «costruire un contesto unico europeo in tutti i settori, soprattutto nei trasporti. Occorre creare spazi di comune attività e comune concorrenza». E un segnale forte, su questo fronte, arriva dalla manovra che prevede una authority dei trasporti.
«Il mondo dei trasporti è un elemento fondamentale di crescita e creazione di nuovi posti di lavoro», sostiene Passera sottolineando, tuttavia, che «il nostro Paese non può dire di essere ai vertici del mondo e il costo per l’economia e la società è molto elevato». Quelli dei trasporti sono «problemi accumulati in tanti anni», che non è possibile risolvere in pochi mesi. Per migliorare le reti di trasporto italiane ed evitare sprechi, spiega, occorre «una visione complessiva: la soluzione ottimale viene dall’integrazione dei vari mezzi e dal loro utilizzo in modo ottimale».
E, in una situazione per quanto difficile e complessa, avverte il ministro, non deve prevalere quella tendenza italiana alle dismissioni. «Non va bene, abbiamo il dovere di fare diversamente», dice Passera. «Credo che se il nostro Paese non saprà mantenere e attirare grandi aziende sul nostro suolo, avrà grandi problemi. Forse in passato non abbiamo fatto abbastanza per attirare le grandi aziende. Oggi abbiamo un numero di imprese di medie e grandi dimensioni molto inferiore a quello di cui avremmo bisogno». E ora «dobbiamo porci l’obiettivo di crearne di altre e quello dei trasporti è un settore in cui si può fare. Il mondo dei trasporti può dare tanto impulso a nuovi settori».
E proprio a fronte dei problemi nel settore, emersi nel corso della lunga audizione in Commissione e dalle numerose questioni e dall”effluvio di domande e considerazioni a 360 gradi poste dai parlamentari, Passera si lascia andare a una battuta. «A sentire tutto questo, mi sono sentito quasi in colpa per le cose che non funzionano. Ma mi sono detto che forse non è tutta colpa mia… Ma totale è l’impegno del Governo per risolvere le cose che non vanno».