tratto da Il sole 24 Ore del 11 dicembre 2011
di Giorgio Santilli
Accelerazione per il piano Sud che deve essere formalizzato a Bruxelles entro il 15 dicembre per non perdere i fondi Ue. Ieri Corrado Passera e Fabrizio Barca, ministri rispettivamente dello Sviluppo-Infrastrutture e della Coesione territoriale, hanno fatto l’accordo con quattro delle cinque Regioni meridionali interessate. Individuate sei linee ferroviarie prioritarie su cui si concentreranno le risorse: oltre alla Napoli-Bari e alla Palermo-Catania, che sono inserite anche nella mappa delle priorità Ue, entrano nella “serie A” delle opere meridionali il nodo di Bari, la Cervaro-Bonino e la tratta adriatica Termoli-Lesina. Manca la Campania che ha bisogno di qualche giorno in più per risolvere una serie di questioni tecniche.
Il piano dovrebbe valere poco meno di 8 miliardi, ma il quadro certo delle risorse si avrà solo fra qualche giorno. «Il dettaglio degli interventi e dei finanziamenti – scrivono Passera e Barca in una nota – verrà reso pubblico il 15 dicembre in occasione della chiusura del piano di azione coesione».
Per definire il quadro completo delle risorse è necessario capire a quanto ammontano i fondi regionali del Fas che vengono concentrati su questi interventi. Per chiudere il piano di azione coesione c’è bisogno anche dell’intesa anche sugli altri tre capitoli che lo compongono, oltre a quello delle ferrovie: agenda digitale, istruzione e occupazione.
Passera e Barca hanno assicurato che, pur in una situazione difficile per la finanza pubblica, l’intesa chiuderà la lunga stagione di incertezza finanziaria che ha caratterizzato l’azione del governo Berlusconi sui fondi per il Sud e, più in generale, per gli investimenti infrastrutturali