Nessun aumento nel 2012 per gli assegni da 1.000 euro in su

Tratto da il Corriere della Sera del 5 dicembre 2011

Nel parlare dei tagli alla scala mobile delle pensioni il neo ministro del Welfare Elsa Fornero si è commosso. Ai pensionati viene, infatti, richiesto un ulteriore sacrificio. Secondo i testi non ufficiali la manovra prevede il congelamento della cosiddetta perequazione (adeguamento all’indice Istat di inflazione) per il biennio 2012 e 2013. Salvaguardando solo gli assegni fino a due volte il minimo.

In proposito, occorre dire che già oggi, per via della manovra economica varata a ridosso di Ferragosto, la cosiddetta perequazione è congelata per le pensioni che superano cinque volte il minimo Inps (superiori a 2.400 euro al mese). Il blocco che ci sarà il prossimo anno e quello successivo comunque non interesserà i trattamenti minimi (le pensioni di 469 euro mensili), che avranno il 100% dell’indice Istat. Copertura integrale anche per gli assegni eccedenti il minimo e fino a un importo mensile di 936 euro, il doppio del trattamento minimo. Le pensioni da 1.000 euro in su, l’anno prossimo non vedranno alcun aumento. Ma facciamo qualche conto. Il dato di inflazione provvisorio per l’adeguamento del 2012 è 2,6% (come da decreto ministeriale in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). Ciò vuol dire che la nuova pensione minima del 2012 sale a 481 euro, come previsto. La fascia di importo (al dicembre 2011) compresa tra 482 e 936 euro beneficerà lo stesso di un aumento del 2,6%. Chi invece al 31 dicembre del 2011 aveva una pensione di 950 euro non avrà alcun aumento.

 

D. Co.

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