2.10. Le modifiche delle competenze legislative del titolo V della Costituzione e l’interesse nazionale.
La modifica del titolo V della Costituzione ha, com’è noto, inciso profondamente sul quadro delle competenze legislative, sollevando critiche cospicue nella dottrina giuspubblicistica.
Noi proponiamo modifiche all’articolo 117 della Costituzione, alla luce dell’esperienza, con un testo sostanzialmente analogo a quello presentato dal centrodestra con la cosiddetta riforma della «devolution». È del tutto logico riportare alla competenza dello Stato materie come la sicurezza del lavoro, le grandi reti strategiche di trasporto e di navigazione, l’ordinamento sportivo nazionale, la produzione strategica, trasporto e distribuzione dell’energia, ed è parimenti logico riportare nella legislazione concorrente la materia del turismo che oggi è di competenza esclusiva delle regioni, secondo un modello di turismo delle piccole patrie che ostacola la governance e disperde risorse.
È chiaro che, nei settori indicati, occorrono politiche nazionali, non stataliste, in grado di orientare e di rendere più competitivo il sistema Paese, superando l’attuale frammentazione. Allo stesso intento risponde la proposta di reintrodurre la nozione di «interesse nazionale della Repubblica», già avanzato dal centrodestra nella proposta di riforma costituzionale del 2005.
Si tratta di ipotesi eccezionale, dunque non lesiva delle ordinarie prerogative delle regioni, che peraltro alleggerisce il pesante ruolo «arbitrale» della Corte costituzionale, giudice unico dei conflitti, e induce a un’interpretazione sostanziale ed effettiva del principio di leale collaborazione nella ricerca dell’interesse nazionale.
Questa nostra proposta di legge costituzionale affronta con coraggio ed equilibrio i temi della modernizzazione istituzionale, sulla base dei lavori dell’ultimo decennio e dei suoi esiti più maturi e condivisi. Essa è aperta ai contributi e ai miglioramenti provenienti da tutti i gruppi parlamentari, nello spirito delle larghe intese necessario per le riforme costituzionali e, a nostro avviso, anche per un governo autorevole del nostro Paese.