Medicine al supermercato e orari liberi

tratto da Corriere della Sera del 5 dicembre 2011

Di Antonella Baccaro


Novità per i prodotti di fascia C: quelli con ricetta medica ma non rimborsabili

ROMA – Orari dei negozi, farmacie, distribuzione carburanti e ordini professionali. È questo il menù delle liberalizzazioni contenuto nella manovra e tenuto fino all’ ultimo tra le misure «eventuali ulteriori». Negozi aperti. L’ orario degli esercizi commerciali è liberalizzato. Viene così ampliata una normativa che il precedente governo aveva già imposto ma con due forti limitazioni, rendendola cioè soltanto «sperimentale» e circoscrivendola ai «Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’ arte».

Il decreto ricorda peraltro che la disciplina europea stabilisce la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ ambiente e dei beni culturali. Le Regioni e gli enti locali dovranno adeguarsi a questo principio entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Numero delle farmacie. La vendita dei farmaci negli esercizi commerciali è limitata a quelli della fascia «C» e circoscritta a un apposito reparto delimitato. Saranno considerate pratiche commerciali sleali quelle che si risolvano in «una ingiustificata discriminazione tra farmacie e parafarmacie quanto ai tempi, alle condizioni, alle quantità ed ai prezzi di fornitura». Quanto al potenziamento della rete delle farmacie, il numero delle autorizzazioni è stabilito in modo che vi sia una farmacia ogni 4 mila abitanti. Gestori dei carburanti. Per favorire la concorrenza nel settore della distribuzione dei carburanti, i gestori dei singoli punti di vendita al dettaglio possono liberamente rifornirsi da qualunque produttore o rivenditore. Sarà perciò nulla dal gennaio 2012, qualsiasi clausola di esclusiva nell’ approvvigionamento per la parte eccedente il 50% della fornitura complessivamente pattuita e comunque per la parte eccedente il 50% di quanto erogato nel precedente anno. Ordini professionali. Non ci sono norme nuove per abbattere le corporazioni. La manovra si limita a una norma-catenaccio ma molto severa. Si prevede che se entro 13 agosto 2012 non saranno varate le norme per la riforma degli ordini professionali, questi verranno in ogni caso soppressi. A questo pacchetto si affianca un certo numero di norme sulla semplificazione, come la possibilità di far lavorare gli immigrati che hanno chiesto il permesso di soggiorno ma non l’ hanno ancora ricevuto.

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