tratto da Il Sole 24 Ore del 08 dicembre 2011
Di Claudio Tucci
ROMA. Immaginate di voler cercare delle informazioni sulla scuola dei vostri figli. E che il sito internet del ministero dell’Istruzione vi risponda con una carta d’identità completa dell’istituto.
Da gennaio, in vista delle scadenze per le nuove iscrizioni, tutto ciò sarà possibile grazie all’operazione «La scuola in chiaro» annunciata ieri a Roma, al Cnr, dal ministro Francesco Profumo nel corso di un convegno dedicato al tema della valutazione di scuole e docenti. Per le iscrizioni all’anno scolastico 2012/2013 i genitori potranno quindi conoscere le risorse finanziarie di cui dispone il preside, il numero di alunni per classe e i laboratori. La sicurezza (o meno) dell’edifico e la consistenza del personale (quanti di ruolo, quanti invece supplenti, dato essenziale per le famiglie preoccupate dal “balletto” dei docenti). Viale Trastevere eserciterà anche una sorta di “moral suasion” affinchè gli istituti rendano disponibili pure le performance degli studenti, con i risultati delle valutazioni degli apprendimenti (gli esiti degli esami e le prove Invalsi in italiano e matematica). Così come le assenze e gli abbandoni. E naturalmente il piano dell’offerta formativa (il Pof): «Si tratta di passare da una scuola che dichiara il proprio operato a una scuola che renda noti i risultati raggiunti e li monitori attraverso un sistema di valutazione esterna», ha sottolineato il ministro Profumo. Ed è in questo nuovo contesto (su cui l’Italia è sollecitata pure dall’Europa) che «diventa fondamentale introdurre sistemi che permettano di valutare l’efficacia del servizio scolastico offerto», ha detto Profumo. «La scuola – ha spiegato – è un sistema complesso e per valutarla dobbiamo avere una molteplicità di punti di vista (non solo gli apprendimenti). Per sbagliare il meno possibile».
Il ministro ha poi evidenziato come i progetti sperimentali per premiare prof e scuole avviati lo scorso anno da Mariastella Gelmini andranno avanti. Ma bisognerà coinvolgere più istituti: uno dei due progetti, quello sui docenti «Valorizza» (si veda «Sole 24 Ore di ieri) è stato infatti condotto su appena 33 scuole sulle circa 10mila esistenti.
Giovanni Biondi, capo dipartimento di viale Trastevere, ha evidenziato che l’avvio di un sistema a tutto tondo di valutazione (che coinvolgerà Invalsi, Indire e ispettori ministeriali) «non avrà alcun carattere sanzionatorio». Tutt’altro. Al termine del processo valutativo (graduale) e che toccherà più aspetti dall’inclusione, all’orientamento, al recupero/potenziamento, verrà predisposto “un rapporto” da inviare all’istituto. La scuola interessata avrà due anni di tempo per predisporre «un piano di miglioramento. E se vorrà potrà farsi aiutare anche dal ministero».