Piazza Affari continua a scivolare e il FTSE MIB arriva a cedere il 3,1% a 15.210 punti. Gira in calo anche Mediaset (-1,17%) e viene sospesa dalle contrattazioni Fiat. Sprofondano le banche con Unicredit in ribasso del 5,59%, Intesa Sanpaolo del 6,4 per cento. Balzo dello spread che contagia anche quello spagnolo
Come da attesela risposta dei mercati alle dimissioni annunciate dal premier Mario Montisi è fatta sentire prima con il rialzo dello spread tra Btp e Bund decennali dopo aver aperto ai primi scambi i 343 punti base, rispetto ai 323 della chiusura di venerdì ha superato la soglia dei 350 punti (354) con il rendimento che torna a sfiorare il 4,80%.
Aumenta anche il rischio debito dell’Italia misurato dai credit default swaps (cds): sugli schermi Bloomberg, i cds sono saliti di 31 punti base a quota 284 punti. La crisi italiana contagia anche altri Paesi europei che accusano il colpo sui mercati obbligazionari. Oltre ai BTp cedono terreno, infatti, anche i titoli spagnoli: lo spread tra il titolo decennale spagnolo e quello tedesco sale di circa 20 centesimi e si attesta 441 punti base mentre il rendimento del Bonos decennale sale al 5,68%. Tra gli altri Paesi periferici dell’Area euro anche l’Irlanda perde terreno: lo spread tra il Bund tedesco e il decennale benchmark irlandese é nell’ordine dei 366 centesimi, in aumento di oltre 20 punti base rispetto a venerdì scorso.
Borse europee in calo
Le borse europee aprono la settimana in moderato ribasso: Londra segna -0,10% a 5.908 punti, Francoforte -0,31% a 7.495, Parigi -0,27% a 3.596 e Amsterdam -0,18% a 341,98, Madrid cede l’1,1%.
Tokyo in rialzo
Inizio di settimana in leggero rialzo alla Borsa di Tokyo, sufficiente comunque a spingerla ai nuovi massimi da oltre sette mesi. Al termine delle contrattazioni l’indice Nikkei dei 225 titoli principali si é issato infatti a quota 9.533,75 dopo aver guadagnato 6,36 punti pari allo 0,07%. In controtendenza oggi il Topix relativo all’intero listino, che ha invece ceduto 1,76 punti pari allo 0,22% per attestarsi in chiusura a quota 788,48.
Il petrolio si apprezza
Il petrolio è in rialzo dopo i dati positivi della vigilia sull’economia cinese. Il barile Wti guadagna 29 cent a 86,22 dollari il Brent si apprezza di 39 cent a 107,41 dollari.