Tra i vari problemi con cui la nostra società si trova costretta a confrontarsi, sicuramente la condizione degli anziani è uno di questi. Anziani, che sempre più spesso vivono in uno stato di disinteresse generale, emarginati dal tessuto sociale e abbandonati al proprio destino.
Ma è opportuno che ognuno di noi si chieda chi sono effettivamente gli anziani? A che età una persona può considerarsi anziano? E soprattutto, cosa può pretendere un anziano dalla società e cosa può ancora dare alla collettività, a chi e in che modo? Bisogna considerare che proprio grazie al benessere generale i sessantenni, quelli che fino a pochi anni fa erano considerati anziani, oggi non lo sono più. Oggi i sessantenni lavorano ancora.
Dunque il problema si è spostato negli anni, in quanto la vita media si è allungata ed i cittadini che hanno superato i 70, se non addiirttura gli 80 sono sempre più numerosi e si trovano ad affrontare e molteplici carenze assistenziali, economiche, previdenziali, ed affettive, che la nostra società non è in grado di garantire.
Si tenga presente che sino a pochi decenni fa gli anziani vivevano nella maggior parte dei casi nell’ambiente familiare per tutto l’arco della vita, mentre oggi le esigenze di vita, fanno si che molti di loro restino da soli o che vengano accolti in case di riposo.
È per questo motivo che i Comuni, primo interlocutore del cittadino rivestono oggi un ruolo importante nella società. Ma per svolgere appieno questo ruolo è necessario che le strutture sociali del nostro paese si attrezzino, in un certo senso si “modernizzino”, al fine di comprendere le molteplici esigenze degli anziani, aiutandoli quindi,dove possibile, a svolgere ancora un ruolo attivo nella società.
Per far questo è necessario che gli anziani vengano assistiti non solo nei casi di infermità o malattia con le cure mediche , peraltro importantissime, ma ancor di più devono essere assistiti attraverso la parola, l’affetto e la compagnia.
Per questo motivo, se da un lato la famiglia deve sicuramente riappropriarsi del proprio ruolo, dall’altro il governo e tutte le forze sociali devono impegnarsi affinché parte della ricchezza e degli aiuti sociali e assistenziali vengano convogliati anche nei confronti degli anziani che oggi non possono essere considerati cittadini di serie B.
Raffaella Dal Grande, redazione fareCentro.org