Tratto da Corriere della Sera del 17 ottobre 2011
I CATTOLICI: «SERVE UN ALTRO GOVERNO»
E BAGNASCO: «NON SI TEMA PER LA LAICITÀ»
Il presidente della Cei: «La Chiesa non cerca privilegi»
Dal forum la richiesta di un esecutivo «più forte»
MILANO – Serve un «altro governo» che sia «più forte» di quello attuale in modo da affrontare i problemi del Paese. Lo hanno chiesto tutte le associazioni cattoliche riunite in un seminario a Todi. Per le associazioni in questo esecutivo dovrebbero entrare «tutti i principali partiti». Al termine del seminario i presidenti delle sette organizzazioni che hanno promosso l’incontro, hanno tenuto una conferenza stampa, durante la quale Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, ha detto che «ci vuole un governo più forte, perchè questo governo non va bene. Occorre – ha aggiunto – un accordo tra le principali forze su alcuni punti essenziali per il paese». «Che questo governo non ce la fa – ha aggiunto Giorgio Guerrini, della Confartigianato – è sotto gli occhi di tutti.
Se lo volete chiamare tecnico, di larghe intese o di responsabilità è una questione solo di parole. Il dato essenziale è che oggi non c’è più neppure interlocuzione con il governo, mentre occorrono scelte diverse».
L’INTERVENTO DI BAGNASCO – Nel corso della riunione era intervenuto anche il cardinale Angelo bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. Il quale aveva sottolineato che «non c’è motivo di temere per la laicità dello Stato». E che aveva poi argomentato il suo pensiero. «Il principio di laicità inteso «come autonomia della sfera civile e politica da quella religiosa ed ecclesiastica -ma non da quella morale – è un valore acquisito e riconosciuto dalla Chiesa e appartiene al patrimonio di civiltà». Il cardinale ha proseguito: «La religione non può essere negata e non riconoscerne la dimensione pubblica è un grave errore». E ha aggiunto: «La Chiesa non cerca privilegi, nè vuole intervenire in ambiti estranei alla sua missione, ma deve poter esercitare liberamente questa sua missione». I cristiani «sono diventati nella società civile massa critica,capace di visione e di reti virtuose, per contribuire al bene comune».
ASSENTEISMO SOCIALE – «Alla politica, che ha la grande e difficile responsabilità di promuovere il bene comune, la Chiesa in ogni tempo ha guardato con rispetto e fiducia, riconoscendole la gravità del compito, le conquiste di volta in volta raggiunte per il bene della società, e sostenendo con la forza della preghiera coloro che hanno abbracciato questo servizio con onestà e impegno». «Se per nessuno è possibile l’assenteismo sociale, per i cristiani è un peccato di omissione» – ha proseguito Bagnasco.
LE CONDANNE – «Il nostro animo è ancora segnato da quanto è accaduto sabato scorso a Roma, e non possiamo non esprimere la nostra totale esecrazione per la violenza organizzata da facinorosi che hanno turbato molti che intendevano manifestare in modo pacifico le loro preoccupazioni». Il cardinale Angelo ha ringraziato le forze dell’ordine: «Alle Forze dell’Ordine – ha scandito il presidente della Cei – va la nostra rinnovata gratitudine e stima per il loro servizio, che presiede lo svolgimento sicuro e ordinato della vita del Paese».
IL SEMINARIO – Il Forum delle associazioni cattoliche è chiamato a discutere e a dare concrete indicazioni sul tema «La buona politica per il bene comune: i cattolici protagonisti della politica italiana». Una fumata bianca si è levata dal camino del convento francescano di Montesanto, alle porte di Todi, pochi minuti dopo la fine della Santa Messa celebrata nella chiesa interna al convento da monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Conferenza episcopale umbra. Poco dopo, ha fatto il suo ingresso nel grande salone del convento il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, salutato dagli applausi di tutti i partecipanti, circa una cinquantina, fra i quali i presidenti delle sette associazioni che compongono il Forum: Raffaele Bonanni per la Cisl, Andrea Olivero per le Acli, Bernhard Scholz per la Compagnia delle Opere, Sergio Marini per la Coldiretti, Giorgio Guerrini per la Confartigianato, Luigi Marino per la Confcooperative e Carlo Costalli per il Movimento cristiano lavoratori.