Tratto da Corriere della Sera del 5 dicembre 2011
Di Marvelli Giuditta
Pagamenti – Né tasse né spese per i conti correnti dei pensionati sociali e titolari del trattamento minimo
Mille euro. Questa è la nuova soglia stabilita dalla manovra per mettere un freno alla circolazione del contante. E, quindi, nelle intenzioni del governo, per dare un colpo all’ evasione fiscale. Il complesso delle norme sulla tracciabilità obbliga poi le amministrazioni pubbliche a pagare pensioni e stipendi – se gli importi superano i 500 euro – utilizzando solo denaro virtuale. Infine, per «alzare il livello di sicurezza»
la manovra incentiva l’ apertura di conti correnti per i titolari di pensioni minime e sociali senza imposte di bollo e senza costi in generale. Ma che cosa significa mettere la barriera dei mille euro? Oggi ogni acquisto di beni e servizi (dalla lavatrice al compenso per l’ idraulico o l’ imbianchino) possono avvenire in contanti fino a 2.500 euro. Da quando la manovra diventerà legge questa soglia scende a mille euro, compresi gli assegni al portatore. Questo significa che qualsiasi spesa superiore a questa cifra deve essere fatta utilizzando bonifici, assegni non trasferibili o carte di credito. Strumenti, insomma, che lascino traccia della transazione avvenuta. Pagare (e farsi pagare in nero) diventa quindi più difficile perché l’ uso di soldi liquidi oltre i mille euro diventerebbe, di per sé stesso, fuori dalle regole. Il maggior uso del denaro di plastica – secondo il governo – non dovrà però portare aggravi di spese commissionali per i cittadini.
La norma dedica poi diversi articoli ai pagamenti elettronici che diventeranno la norma per la pubblica amministrazione. Stipendi, pensioni e «i compensi comunque corrisposti dalla pubblica amministrazione centrale e locale e dai loro enti, in via continuativa a prestatori d’ opera e ogni altro tipo di emolumento a chiunque destinato, di importo superiore a cinquecento euro, debbono essere erogati con strumenti diversi dal denaro contante».
Una soglia che lascia quindi la possibilità di riscuotere in contanti assegni pensionistici che non raggiungono la soglia dei 500 euro. Ma per «incrementare i livelli di sicurezza fisica e tutelare i soggetti che percepiscono pensioni minime e sociali», il provvedimento chiarisce che i conti correnti su cui venissero addebitate queste pensioni saranno del tutto esenti da imposte di bollo, mentre a banche ed intermediari finanziari «è fatto divieto» di addebitare alcun costo. Dunque, leggendo l’ articolato della manovra, sembra di capire che per ridurre al minimo i pericolosi viaggi dei pensionati all’ ufficio postale a rischio scippo, il governo si adopererà per facilitare l’ apertura di conti agevolati. Entro tre mesi Abi e ministero dell’ Economia dovranno mettersi d’ accordo su un «conto corrente base», con adeguato numero di operazioni, costi trasparenti e comparabili e carta di debito, che verrà utilizzato per i pagamenti non più eseguibili in contanti e più in generale per ampliare il più possibile la platea di cittadini titolari di conto. Uno strumento che, appunto, per le «fasce socialmente svantaggiate», che verranno individuate dalla convenzione tra banche e governo, dovrà essere gratuito.
2.500 euro La soglia della tracciabilità era stata messa a questo livello dal precedente governo. E quindi, scendendo a mille, viene ridotta di una volta e mezzo. Chi farà acquisti di beni e servizi per importi superiori a mille euro dovrà, d’ ora in poi, fare uso di carta di credito o bonifico, lasciando traccia della transazione