tratto da Liberal del 02 dicembre 2011
L’Italia ha “vissuto in questi ultimi mesi una retrocessione evidente della nostra immagine nazionale”. La società si è rivelata “fragile, isolata”, “in affanno” e “in parte eterodiretta”. E’ quanto emerge dal 45esimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2011 che, “partim dolore, partim verecundia, cioè un po’ con dolore e un po’ con vergogna”, prende atto della “retrocessione” dell’Italia dovuta “alla caduta del nostro peso economico e politico nelle vicende internazionali ed europee”.
“Abbiamo scontato certo una triplice e combinata insipienza”, continua il Rapporto: ovvero, aver “accumulato per decenni un abnorme debito pubblico, che non ci permette più autonomia di sistema; esserci fatti trovare politicamente impreparati a un attacco speculativo che vedeva nella finanza pubblica italiana l’anello debole dell’incompiuto sistema europeo; aver dimostrato per mesi e mesi confusione e impotenza nelle mosse di governo” in difesa dell’economia.
Per uscirne, spiega il centro studi, è necessario “il ritorno alla credibilità internazionale non ci esime dal corrispettivo obbligo di guardarci dentro con severità, per capire le coordinate elementari dei problemi che abbiamo di fronte”, sottolinea il Censis. “Realismo vuole, infatti, che si prenda atto di quanto la società italiana si sia in questi ultimi mesi rivelata fragile, isolata, in parte eterodiretta”, avverte il centro studi.