La sconfitta della Merkel e la lezione all’Italia

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La sconfitta della Merkel nel land del Nord Reno e le persistenti difficoltà della Grecia a dotarsi di un nuovo governo hanno causato ieri un’altra giornata pesante, soprattutto per i paesi a rischio dell’Eurozona: in Italia lo spread è arrivato a toccare quota 430, assestandosi su 425, e una gelata ha investito le principali Borse europee, a cominciare da Milano.

Monti intanto è giunto per la riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, dove oggi per la prima volta sarà di scena Hollande.

Un generale e diffuso entusiasmo delle forze politiche e un tifo dichiarato per il nuovo presidente francese hanno accolto in Italia il primo serio inciampo della Cancelliera. Il paradosso di quest’atteggiamento è che valuta approssimativamente l’insuccesso della Merkel come una bocciatura della linea di rigore condotta fin qui, senza rendersi conto che in Germania, semmai, è accaduto il contrario. Come dimostra anche l’avanzata dei liberali, oltre che dei socialdemocratici tedeschi, Merkel ha invece pagato le sue timide aperture al nuovo corso francese con un elettorato preoccupato che il mutato quadro politico e la fine dell’asse con Sarkozy possano spingerla a un cedimento, o a un parziale abbandono della trincea scavata finora rispetto alle richieste dei partners europei.

Da questo punto di vista le attese concentrate sulla riunione di stamane potrebbero essere deluse. E’ improbabile che possano uscirne subito decisioni. Al di là di un generico impegno a studiare misure che possano favorire la crescita, anche Hollande è vincolato a tener conto dei limiti della congiuntura e dei rischi che il precipitare della Grecia, con il ritorno alle urne che dovrebbe essere deciso entro giovedì, possa infliggere uno scossone a tutta l’Eurozona.

Monti è arrivato a Bruxelles con l’obiettivo di ottenere lo scorporo degli investimenti pubblici e dell’eventuale sblocco dei pagamenti alle imprese dai limiti stringenti delle politiche di rigore, ma anche il negoziato in questo campo si preannuncia difficile.

Napolitano a Milano per ascoltare un’assai pessimistica relazione del presidente della Consob Vegas ha risposto ai giornalisti con un filo di ottimismo, spiegando che l’Italia a suo giudizio ha la possibilità di superare la crisi a patto che la politica esca dalla paralisi e ritrovi capacità di decidere, varando entro la fine della legislatura le riforme che giacciono ferme in Parlamento.

 

Marcello Sorgi, La Stampa

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