ISPI – il declino americano: inevitabile destino o falsa profezia?

ISPI (ISTITUTO PER GLI STUDI DI POLITICA INTERNAZIONALE)

 di Andrea Carati

La fase di crisi nella quale sono entrati gli Stati Uniti negli ultimi anni, è costituita da una delicata situazione finanziaria sul piano interno accompagnata a un ridimensionamento della loro posizione economica sul piano globale.Due condizioni, le difficoltà fiscali interne e la perdita di peso relativo, hanno rinnovato il dibattito sul declino dell’egemonia americana, un tema ricorrente negli studi internazionalistici e nel dibattito pubblico da ormai diversi decenni.

La percezione o la prospettiva del declino sembra, infatti, presentarsi costantemente come il lato oscuro dell’eccezionalismo americano, come una inesorabile legge storica sulla ciclicità degli imperi a cui anche l’eccezionale vicenda del “nuovo mondo” fatica a sfuggire. Un tema che è stato toccato anche da Barack Obama durante il terzo discorso sullo stato dell’Unione della sua presidenza, in cui ha delineato il piano per costruire “un’economia destinata a durare”.

In questo ISPI study, si cerca di fare chiarezza su un tema particolarmente complesso.

Anzitutto, ricostruendo i contorni del dibattito americano sul declino, in particolare a livello accademico – presentando le tesi a sostegno e contrarie alla inesorabile o presunta crisi dell’egemonia americana.

In secondo luogo, indagando la relazione fra dimensione economica e dimensione strategico-militare dell’egemonia americana e le modalità con cui tale relazione è cambiata negli anni.

Infine, offrendo un’analisi empirica dello stato dell’arte delle forze armate Usa, in prospettiva comparata rispetto ai principali competitor mondiali.

 

 

Qui di seguito gli articoli di approfondimento.

LEGGI:

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Gli Stati Uniti e i confini dell’eccezionalismo: il dibattito sul declino americano
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Negli ultimi anni gli Stati Uniti sono entrati in una fase di crisi, nella quale la delicata situazione finanziaria sul piano interno si accompagna a un ridimensionamento della loro posizione economica sul piano globale. Difficoltà fiscali interne e perdita di peso relativo sono state le due condizioni che hanno alimentato un nuovo ciclo nel dibattito sul declino dell’egemonia americana, un tema ricorrente negli studi internazionalistici e nel dibattito pubblico. La percezione o la prospettiva del declino sembra, infatti, presentarsi costantemente come il lato oscuro dell’eccezionalismo americano, come un’inesorabile legge storica sulla ciclicità degli imperi a cui anche… continua »

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Come ha scritto recentemente Joseph Nye, in qualsiasi gioco la prima mossa per vincere consiste nel capire chi tra i partecipanti ha le carte migliori e di quanto denaro dispone. Avere più soldi o buone carte non garantirà la vittoria a ogni mano, ma costituisce un ottimo punto di partenza. Fuor di metafora, in politica internazionale disporre di risorse materiali non significa necessariamente poter condizionare la condotta degli altri Stati, ma ne è solitamente un requisito imprescindibile. Per spiegare il comportamento degli attori nell’arena internazionale, dunque, è opportuno stabilire, almeno in termini relativi, la gerarchia di potenza tra i principali attori. Diversamente dalla… continua »

 

 

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