I DATI ISTAT: IL MADE IN ITALY E IL MESE DI DICEMBRE HANNO RISOLLEVATO L`ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE
Industria nuovi segnali di ripresa 9 Nel 2011 ordini e ricavi in crescita oltre i15%, ma la domanda interna frena SANDRA RICCIO TORINO E` ancora una volta il made in Italy il motore che ha permesso all`economia italiana di restare a galla in mezzo alla tempesta della crisi globale.
Nel 2011, e per il secondo anno di fila, il fatturato e gli ordinativi dell`industria hanno chiuso in positivo e con incrementi che nel complesso sono stati superiori al 5%.
Lo ha riferito ieri l`Istat spiegando che dopo il 2010 anche lo scorso anno si è confermato, in crescita, sia per giro d`affari che per commesse, anche se con ritmi in rallentamento.
Tuttavia i numeri variano, e non di poco, a seconda che si guardi il mercato interno o quello fuori dei confini nazionali.
Nel dettaglio, i ricavi nella media del 2011 sono saliti del 5,6%. Nel 2010 la crescita era stata del 9,8%. Ma l`andamento è stato trainato dalla performance ottenuta dall`industria all`estero (+9,3%). In più i ricavi sono stati incrementati dal surriscaldamento dei prezzi alla produzione, aumentati nel periodo considerato di un buon 4,8%.
Se si passa invece agli ordinativi, i numeri diffusi ieri dall`Istat dicono che il guadagno accumulato nel 2011 è risultato pari al 5,9%. Nel 2010 era stato più ampio con un solido +13,8%. Ma anche qui la crescita è arrivata grazie a un aumento de110,5% degli ordinativi realizzati fuori dai confini nazionali.
A risollevare il livello di fatturato e commesse dell`intero 2011, ha contribuito l`andamento del mese si dicembre. L`ultimo mese dell`anno ha segnato, infatti, un rimbalzo congiunturale del fatturato dell`industria che è stato del 3,4%. La positiva performance è stata apprezzata anche perché è arrivata dopo una serie di mesi di stallo per l`Italia. Ma il mese di dicembre del 2011, hanno spiegato i tecnici dell`Istat, è stato caratterizzato da un «forte effetto di calendario» avendo due giorni lavorativi in meno rispetto al 2010 (20 contro 22) e questo «ha dato una forte correzione» degli indici.
A dicembre il fatturato dell`industria, al netto della stagionalità, ha xegistrato, infatti, un aumento del 3,4% rispetto a novembre (+3,1% sul mercato interno e +4% su quello estero).
Nella media degli ultimi tre mesi (ottobre-dicembre), l`indice è diminuito però del l`1,2% rispetto ai tre mesi precedenti (luglio-settembre).
Anche il dato sugli ordinativi ha mostrato un cambio di passo nel mese di dicembre con un balzo, mese su mese, degli ordini del 5,5%. Ma il dato tendenziale è nettamente negativo (-4,3%), soprattutto a causa della caduta registrata dalla domanda interna.
L`andamento per settore mostra come a dicembre, su base annua, sia fatturato che ordini abbiano subito dei crolli nel comparto della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (rispettivamente -10,6% e -16,5%).
Forti discese ci sono state pure per le apparecchiature elettriche, i prodotti chimici, l`industria del legno. Mentre è andata molto bene, con rialzi a doppia cifra per entrambi, per la fabbricazione di macchinari e attrezzature. Il settore dei mezzi di trasporto ha evidenziato andamenti molto differenziati, nettamente positivo per il giro d`affari (+13,7%) e in caduta libera per gli ordini (-25,6%). Ma gli autoveicoli si sono salvati: a dicembre hanno chiuso ampiamente sopra lo zero e anche l`intero 2011 è stato archiviato come un`annata discreta (+1,1% il fatturato e +9,6% gli ordinativi).
Non si può dire lo stesso per la produzione nelle costruzioni.
Il comparto, infatti, ha segnato l`ennesimo calo anche nel passato anno. Dopo il tonfo del 2009 e la diminuzione del 2010, nel 2011 ha perso ancora terreno con una brusca discesa del 3,8%.
Gli aumenti maggiori arrivano dall`estero con incrementi superiori al 9% In calo i settori delle apparecchiature elettriche, del legno e dei prodotti chimici Andamento del fatturato e dei nuovi ordinativi dell`industria Dati destagionalizzati 110 105 100 (Base 2007=100) 95 90 85 80 75 70.- 65 60 Media 2007 FatturaìO +314% a `dicembre rispetro a novembre 45,5% a diceinbre rispetto a novembre
Sandra Riccio, La Stampa, 21 febbraio 2012