Profumo chiede di ripensare la Governance nella scuola

tratto da Tuttoscuola del 03/12/2011

Nel contempo, promette risorse certe per le scuole e la chiusura rapida del concorso per dirigenti tecnici

Pensare a una governance della scuola che “non identifichi come unici soggetti i dirigenti scolastici e il collegio dei docenti, ma che consenta di individuare e promuovere altre articolazioni dell’organizzazione del lavoro”. Lo ritiene opportuno il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, secondo il quale, oltre a una verifica dei livelli di apprendimento, bisogna garantire alle scuole risorse certe sin dall’inizio dell’anno ed efficaci procedure di reclutamento degli insegnanti.

“Penso – ha spiegato intervenendo stamani a Fiuggi al IX Congresso Nazionale dell’Anp – che a pratiche di autovalutazione se ne debbano affiancare altre di valutazione, per consentirci di riflettere sulla reale efficacia del lavoro di didattica, e per metterci nelle condizioni di migliorarci. Per ottenere questo risultato sarà importante attuare pienamente l’autonomia scolastica, nel senso di una autonomia responsabile: senza adottare nuove riforme ordinamentali, ma definendo obiettivi chiari, risorse certe e monitoraggio dei risultati. Ciò andrà perseguito superando logiche e pratiche dirigistiche da parte del Miur, a cui però spetterà il compito di attivare processi di verifica dei livelli di apprendimento, formazione degli insegnanti, sviluppo delle professionalità dei docenti e riconoscimento pieno della dirigenza”.

Un altro punto importante, per il ministro, è quello dei tempi e delle modalità di finanziamento delle scuole “per assicurare sin dall’inizio dell’anno risorse certe, tendenzialmente senza vincoli di destinazione, con cui consentire alle scuole di realizzare appieno l’offerta formativa”.

Infine, il reclutamento. Servono, a parere del nuovo titolare di viale Trastevere “modalità che garantiscano procedure snelle, trasparenti e definite, per permettere una immissione periodica certa, e dare opportunità concrete ai docenti che escono dai nuovi percorsi di formazione universitaria, senza creare nuovo precariato”.

Profumo si è quindi impegnato a “chiudere in tempi certi e stretti i concorsi per dirigenti tecnici, che si trascinano ormai da anni, e soprattutto il concorso per dirigenti scolastici, per coprire le oltre 2000 sedi già vacanti”.

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