Prescrizione del reato: il CNF in Commissione Giustizia

Il Presidente del Consiglio nazionale forense (CNF), Andrea Mascherin, è stato ascoltato, dalla Commissione Giustizia della Camera dei deputati, nell’ambito dell’esame della proposta di legge Costa, recante modifiche alla legge 9 gennaio 2019, n. 3, in materia di prescrizione del reato

Nel suo intervento, il rappresentante del Consiglio Nazionale Forense ha sottolineato che «Il 70% delle prescrizioni avviene durante le indagini preliminari quando a lavorare sono i pm e laddove l’avvocato non c’entra nulla. Il residuo delle prescrizione avviene durante il dibattimento, per cambi di colleghi o vizi legati a notifica o presenza di testimoni».

«Le statistiche nazionali», ha evidenziato il Presidente Mascherin , mostrano «che il 48% delle sentenze di primo grado viene riformata nel secondo. Quindi per i cittadini non fa molta differenza la riforma da condanna d’assoluzione, ma è molto importante il quantum della pena».

«Nessuno di noi auspica un processo all’infinito a tempo indeterminato» ha proseguito Mascherin, ma la riforma della prescrizione contenuta nella legge 9 gennaio 2019 «non ha al suo interno norme sulla giusta durata del processo».

Gli avvocati «non sono per allungare il processo, ma per definire prima la decisione favorendo anche i riti alternativi» ha concluso il Presidente del CNF.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *