La firma del patto a Napoli. Il ministro Fornero lo aveva preannunciato a Capri. Saranno utilizzati soprattutto i soldi del Fondo sociale europeo per rafforzare il programma Eures
Lo aveva preannunciato a Capri, durante il convegno nazionale dei Giovani Imprenditori. Detto, fatto, il ministro Fornero ha mantenuto la parola. Un’asse Italia-Germania in nome del lavoro e della formazione. Con un obiettivo chiaro: rafforzare i mercati del lavoro e promuovere l’occupazione giovanile. C’è tutto questo nel Memorandum D’intesa che oggi è stato firmato a Napoli dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e dal ministro federale del lavoro e degli affari sociali tedesco, Ursula von der Leyen.
La firma in una Napoli blindatissima, alla Mostra d’Oltremare si respirava un po’ di tensione.
Fornero, in conferenza stampa congiunta con la collega tedesca, ha sottolineato, più volte, «l’importanza di questo incontro, non tanto – ha detto – della firma di questo memorandum ma del lavoro comune, congiunto che ci impegniamo a fare, ponendo i presupposti per il ministro che verrà dopo, perché riguarda il 2013 e il 2014».
Un passo importante – ha sottolineato – perché «questa firma viene a poca distanza dall’approvazione della riforma del mercato del lavoro, una riforma complessa, articolata, nella quale se c’è stato un qualche punto di riferimento questo è esattamente il modello tedesco».
Saranno utilizzati soprattutto i soldi del Fondo sociale europeo, ha spiegato Fornero, per rafforzare il programma Eures, ad esempio, «perché – ha spiegato – consideriamo la mobilità europea del lavoro un fattore di promozione della professionalità e dei giovani, un rafforzamento della loro posizione nel mercato del lavoro che contribuisce a creare una Europa non solo monetaria e del rigore finanziario ma del benessere delle giovani generazioni».
Un memorandum, quello di oggi, che chiama in causa diversi programmi: Eures, apprendistato, programma Ida. Il prossimo passo, ha annunciato Fornero, «sarà un’agenda che vedrà delle scadenze e all’interno di queste scadenze la collaborazione binaria tra aziende e scuole per individuare un certo numero di ragazzi che potranno partecipare a queste forme di apprendistato nei due Paesi».
Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro von der Leyen che ha ricordato «come la Germania investirà 140 milioni di euro su corsi di lingue per abbattere l’ultima barriera che ci divide, quella della lingua».
Il ministro tedesco ha sottolineato che «questo sarà un progetto pilota interessante per tutta l’Europa che va verso una mercato del lavoro che sia davvero comune».
Francesco Prisco e Vera Viola, Il Sole 24 Ore