Ci saranno tre fasi di lavoro con tre appalti diversi, la prima fase finirà a luglio 2013 e permetterà di visitare il 25% in più
L’operazione restyling per dare nuovo smalto e nuova vita al Colosseo ha preso ufficialmente il via oggi. Semaforo verde per i lavori, dunque, dopo mesi di trattative, polemiche, ricorsi: a dicembre compariranno intorno al monumento simbolo di Roma le prime impalcature.
Un intervento organico, finanziato dal gruppo Tod’s con 25 milioni di euro, che non veniva effettuato da almeno 73 anni e che sarà strutturato in tre fasi, per una durata di 915 giorni, durante i quali però l’Anfiteatro Flavio non chiuderà i battenti e si lascerà comunque ammirare dalle migliaia di visitatori che ogni anno affollano i suoi corridoi.
I dettagli del piano di restauro sono stati resi noti oggi, durante la presentazione del progetto alla presenza del ministro per i Beni e le Attività culturali, Lorenzo Ornaghi, della sovrintendente per i Beni archeologici di Roma, Mariarosaria Barbera, del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del presidente di Tod’s, Diego Della Valle. «La prima fase – ha spiegato la sovrintendente Barbera – partirà ai primi di dicembre e si concluderà tra giugno e luglio del prossimo anno e riguarderà il restauro dei prospetti settentrionale e meridionale e la sostituzione delle cancellate delle arcate perimetrali (fornici). La gara d’appalto – ha precisato – è stata aggiudicata in fase provvisoria il 27 luglio, per 6,1 milioni di euro, con un ribasso del 25,8% sulla base d’appalto e con una riduzione della durata dei lavori di 180 giorni».
La seconda fase, invece, riguarderà la progettazione e la realizzazione di un centro servizi con biglietteria, caffetteria, bookshop, nell’area del terrapieno tra via Celio Vibenna e la piazza antistante il monumento. Diciotto mesi di interventi, che dovrebbero partire tra novembre e dicembre, dopo la gara d’appalto. Ancora in fase di progettazione l’ultima tranche, che riguarda il restauro degli ambienti interni e l’ammodernamento degli impianti, con un durata dell’intervento ipotizzabile tra i 18 e 24 mesi. «Quest’ultima fase dei lavori – ha precisato Barbera – dipenderà anche da quanto riusciremo a risparmiare con le gare d’appalto. Comunque il Colosseo rimarrà sempre aperto e alla fine sarà visitabile un 25% in più». Oltre ai lavori, per conservare e prolungare la vita del Colosseo, sarà ridisegnata anche la viabilità: «Entro il 2015 – ha annunciato Alemanno – saremo pronti e puntuali con un nuovo piano del traffico, che avrà meno impatto sul Colosseo: sarà liberata la rotatoria e la circolazione deviata a Colle Oppio».
Venticinque i milioni di euro messi a disposizione da Della Valle, che ha ribadito come la sua disponibilità sia stata dettata da puro mecenatismo, senza alcun fine commerciale. «Abbiamo preteso che fosse un”operazione Paese, senza ritorni economici – ha sottolineato il patron della Tod’s -. Spero che il mio esempio sia seguito anche da altri. Il futuro dell’Italia passa anche dalla gestione dell’arte, della cultura. Abbiamo la leadership mondiale in questo settore, ma dobbiamo trasformarlo in una macchina che produca lavoro per i giovani e per le piccole realtà. Raccontiamo al mondo cosa stiamo facendo». Soddisfatto della partnership il ministro Ornaghi: «Il restauro del Colosseo – ha fatto notare – è un’operazione nuova che vede il coinvolgimento attivo del ceto imprenditoriale più illuminato per la co-valorizzazione e la co-tutela del nostro patrimonio artistico. Vorremmo contribuire al processo di modernizzazione e puntare alla defiscalizzazione di tutto ciò che è mecenatismo». Intanto il Codacons non molla la presa: dopo che il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso che l’associazione dei consumatori aveva presentato contro la sponsorizzazione `Tod’s´, oggi ha annunciato di aver presentato appello al Consiglio di Stato.
Redazione, La Stampa