Mercati, borse europee in ruialzo dopo il vertice europeo. I due Paesi annunciano che bloccheranno gli acquisti di Bond sui mercati obbligazionari da parte del fondo di salvataggio Ue
Olanda eFinlandia si mettono di traverso. I due Paesi, secondo quanto riportato dalla Reuters, hanno annunciato che bloccheranno gli acquisti di bond sui mercati obbligazionari da parte del fondo permanente di salvataggio della zona euro. Andando contro quello definito da più parti come il successo dell’Italia di Mario Monti, tornata a casa con l’accordo sullo scudo, sul Patto per la crescita e sulla ricapitalizzazione diretta delle banche. Il governo finlandese avrebbe affermato, in un’informativa inviata a una commissione del Parlamento, di aver agito per impedire che il piano diventi operativo: «A causa dell’intervento della Finlandia, e tra gli altri, dell’Olanda – recita l’informativa del primo ministro Jyrki Katainen – la possibilità di operazioni dell’Esm sul mercato secondario è stata bloccata».
IL VERTICE – Tutto nonostante la decisione dei leader europei della scorsa settimana, di mettere a disposizione i fondi di salvataggio per stabilizzare i mercati. Un tema che richiede l’unanimità e che secondo Helsinki «non è stata raggiunta» al vertice di Bruxelles.
La notizia arriva proprio nel giorno in cui Berlino commenta pubblicamente le decisioni prese dal Consiglio presieduto da Herman Van Rompuy: «Nel vertice di Bruxelles sono state prese decisioni importanti, concrete» ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, che ha ribadito: «I nostri principi sono stati mantenuti». Dichiarazioni di risposta a quella sindrome di sconfitta di cui si è parlato nei giorni scorsi.
MERCATI – Le Borse europee hanno risposto al vertice del 28-29 giugno, con un avvio di seduta misto, per poi chiudere in lieve rialzo. Il Dax di Francoforte ha guadagnato l’1,24%, Parigi è salita dell’1,36% e l’Ftse 100 di Londra dell’1,25%. Segno più anche per Milano (+0,24% l’Ftse Mib) e per Madrid (0,31%). La notizia che Finlandia e Olanda, Paesi virtuosi in termini di bilancio, si siano opposti al piano di Bruxelles, ha contribuito a creare nuova incertezza riguardo al summit Ue della scorsa settimana e l’euro è sceso sotto quota 1,26 dollari, fino al minimo di seduta di 1,2584.